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COME CAMBIA IL TATTO CON L’ETA’?

Con l’avanzare dell’età la pelle tende a diventare più sottile, meno elastica, più secca e finemente rugosa. Inoltre, l’esposizione alla luce solare nel corso degli anni, contribuisce notevolmente alla formazione di rughe e a rendere la pelle ruvida e macchiata. Coloro che hanno evitato l’esposizione alla luce solare spesso sembrano molto più giovani della loro età.
La pelle cambia in parte perché il collagene (un tessuto fibroso resistente che rende la pelle forte) e l’elastina (che rende la pelle flessibile) subiscono delle variazioni chimiche e perdono flessibilità. Il risultato è che la pelle si lacera più facilmente.
Lo strato di tessuto adiposo sottocutaneo si assottiglia. Questo strato funge da ammortizzatore per la pelle, contribuendo a proteggerla e supportarla. Lo strato di tessuto adiposo aiuta anche a conservare il calore del corpo. Quando lo strato si assottiglia, la probabilità di sviluppare rughe è maggiore e si riduce la tolleranza al freddo.
Il numero di terminazioni nervose della pelle si riduce, in particolare nelle punte delle dita, nel palmo della mano e nelle estremità inferiori. Il risultato è che si diventa meno sensibili al dolore, alla temperatura e alla pressione e ci si espone a una maggiore probabilità di lesioni.
Il numero di ghiandole sudoripare e vasi sanguigni si riduce e si riduce anche il flusso ematico negli strati profondi della pelle. Il risultato è che l’organismo è meno in grado di spostare il calore interno del corpo attraverso i vasi sanguigni fino alla superficie corporea. Il corpo espelle meno calore e ha anche difficoltà a raffreddarsi. Pertanto, il rischio di disturbi legati al calore, come il colpo di calore, aumenta. Inoltre, per la riduzione del flusso ematico, la pelle tende a guarire in modo più lento.
Il numero di cellule produttrici di pigmento (melanociti) si riduce. Il risultato è che la pelle ha una minore protezione contro i raggi ultravioletti (UV), come quelli provenienti dalla luce solare. Sulla pelle che è stata esposta alla luce solare si sviluppano grandi macchie marroni (macchie dell’età), forse perché la pelle ha minori capacità di rimuovere le scorie.

Cosa accade al tatto quando ci ammala di demenza?

Come abbiamo visto le persone anziane affette da demenza avranno gli stessi cambiamenti al tatto che sono legati all’età. Quindi la loro sensibilità tattile diminuisce, la pelle diventa più sottile, vi sarà una minore sensibilità nel distinguere tra caldo e freddo. Inoltre alcune persone affette da demenza possono sperimentare ipersensibilità al tatto e qualsiasi tocco sulla pelle diventa doloroso, ad esempio la sensazione dell’acqua sulla pelle può essere percepita come degli aghi.
Con le persone affette da demenza però dobbiamo avere una maggiore attenzione poiché il rischio è che le persone siano più esposte a dei rischi come ad esempio a bruciarsi o a ferirsi.

COSA FARE?

  • Ispezionare la pelle e le unghie, in particolare le dita dei piedi, cercare piaghe, aree di rossore, tonalità bluastre, aree di freddo / caldo estremi.
  • Marcare i rubinetti caldi e freddi, ridurre la temperatura nel serbatoio dell’acqua calda.
  • Far indossare adeguati indumenti quando fa freddo.
  • Assicurarsi che gli angoli affilati siano imbottiti, ad esempio i tavoli

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